l’attesa
C’è qualcosa di terribile e innaturale
nel nostro sopravvivere
cambiando aspetto
nonostante l’immutabilità del sole e delle stagioni.
Eterno dilemma
che mi percuote dentro
quando guardo me stessa bambina
girare in tondo
più piccola della mia piccola bici
dove ancora oggi
passati decenni come candele consunte
calpesto lo stesso suolo
e accarezzo le stesse fronde.
C’è qualcosa di innaturale
di profondamente perverso
nella vita che vede scorrere la vita
assistendo
muta
allo spettacolo dell’attesa.
Chissà perchè, oggi mi aspettavo un aggiornamento da queste parti. Ti sei rivista da piccola, in questa strana domenica, eh? Oso: “cerchi concentrici”. Mi è venuto in mente, cercando un titolo, ma magari non rende l’idea che volevi rendere tu.
Sì, Violetta. è stata un po’ la giornata dell’amarcord.
E’ un bel titolo, invece.
Grazie per essere una presenza importante.
Un bacio.
Crisalide muta
aspetta la forma e il colore del tempo
il suo tempo
e sarà farfalla
di pura essenza
…è la più bella ed emozionante che ho letto fin qui…ha toccato le corde delle mie profondità oscure…quelle che tengo nascoste…
un bacio e grazie
E’ una di quelle che emozionano di più anche me, Blue.
Grazie a te, per le parole che mi hai lasciato.
“A rallentatore”… Ecco, questo mi viene in mente pensado alla vita che vede scorrere la vita…
Grazie IM.
Grazie IM.
🙂
Aspettando Godot… ma la vita non è fatta per passarla in attesa… quella bambina sulla bicicletta c’è sempre da qualche parte dentro te
Tutto fermo qui, ni*ta?
…qui si latita un po’ 🙂
ti abbraccio
IM e Blue, avete ragione.
Ho trascurato una parte importante di me.
Provo a rimediare.:)